

Patate ‘mpacchiuse, panna acida e pomodori secchi- Carmine Brutto
- 7 Febbraio 2018
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Contorni
Le patate ‘mpacchiuse nel cosentino sono una ricetta must della cucina tipica. Ricetta antichissima che risale addirittura ai primi del 1900, considerato un piatto povero dei vecchi contadini.
Oggi l’ho rivisitata leggermente, per mostrarvi come un piatto tradizionale si può trasformarsi in un piatto da Chef senza perdere il gusto antico della ricetta.
Ingredienti (4 PERSONE)
4 patate della Sila IGP
150 ml di panna da cucina
50 g di yogurt greco bianco
Una manciata di pomodori secchi di Calabria
Il succo di mezzo limone non trattato di Rocca Imperiale IGP
Un rametto di timo
Un rametto di rosmarino
Un rametto di rosmarino
Un filo d’olio EVO di Calabria IGP
Olio di semi di arachide per friggere, sale q.b.
Procedimento
- Adagiate i pomodori secchi su di una teglia rivestita di carta-forno, irrorate con un filo d’olio EVO e infornate a 70-80 °C per 5-6 ore circa, dopodiché tritateli grossolanamente.
- Lavate accuratamente e sbucciate le vostre patate della Sila, quindi affettatele sottilmente ed immergetele almeno un paio d’ore in acqua fredda e ghiaccio.
- Nel frattempo preparate la panna acida: versate yogurt greco e panna in un contenitore capiente, insaporite con il succo di mezzo limone ed amalgamate bene il tutto. Coprite e conservate alcune ore in frigorifero, in modo tale che possa assumere la giusta consistenza.
- Scolate e asciugate bene le patate, quindi friggetele, poche per volta, in abbondante olio di semi, dopodiché passatele velocemente su di un foglio di carta assorbente, per eliminare l’olio in eccesso. Insaporite con un trito finissimo di timo e rosmarino, ed aggiustate di sale.
- Con l’aiuto di un coppapasta, realizzate le vostre torrette di patate, poi infornate in forno preriscaldato a 180°C per 5-6 minuti.
- Impiattate le millefoglie di patate della Sila IGP, completate con un ciuffo di panna acida, una spolverata di croumble di pomodori secchi e servite.
Le patate ‘mpacchiuse nel cosentino sono una ricetta must della cucina tipica. Ricetta antichissima che risale addirittura ai primi del 1900, considerato un piatto povero dei vecchi contadini.
Oggi l’ho rivisitata leggermente, per mostrarvi come un piatto tradizionale si può trasformarsi in un piatto da Chef senza perdere il gusto antico della ricetta.
Ingredienti (4 PERSONE)
4 patate della Sila IGP
150 ml di panna da cucina
50 g di yogurt greco bianco
Una manciata di pomodori secchi di Calabria
Il succo di mezzo limone non trattato di Rocca Imperiale IGP
Un rametto di timo
Un rametto di rosmarino
Un rametto di rosmarino
Un filo d’olio EVO di Calabria IGP
Olio di semi di arachide per friggere, sale q.b.
Procedimento
- Adagiate i pomodori secchi su di una teglia rivestita di carta-forno, irrorate con un filo d’olio EVO e infornate a 70-80 °C per 5-6 ore circa, dopodiché tritateli grossolanamente.
- Lavate accuratamente e sbucciate le vostre patate della Sila, quindi affettatele sottilmente ed immergetele almeno un paio d’ore in acqua fredda e ghiaccio.
- Nel frattempo preparate la panna acida: versate yogurt greco e panna in un contenitore capiente, insaporite con il succo di mezzo limone ed amalgamate bene il tutto. Coprite e conservate alcune ore in frigorifero, in modo tale che possa assumere la giusta consistenza.
- Scolate e asciugate bene le patate, quindi friggetele, poche per volta, in abbondante olio di semi, dopodiché passatele velocemente su di un foglio di carta assorbente, per eliminare l’olio in eccesso. Insaporite con un trito finissimo di timo e rosmarino, ed aggiustate di sale.
- Con l’aiuto di un coppapasta, realizzate le vostre torrette di patate, poi infornate in forno preriscaldato a 180°C per 5-6 minuti.
- Impiattate le millefoglie di patate della Sila IGP, completate con un ciuffo di panna acida, una spolverata di croumble di pomodori secchi e servite.
Carmine Brutto
Carmine Fedele Brutto è un giovane Chef calabrese, diplomato presso l'istituto Alberghiero di Paola (Cs). La cucina è da sempre la sua grande passione, difatti iniziò sin da adolescente a muovere i primi passi nel settore. La sua è una cucina molto legata ai valori e sapori del Sud, la sua Terra, con qualche contaminazione Emiliana, per via della sua stabilità lavorativa nel Piacentino.
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