Daniele Campana e la pizza in teglia, attraverso un unico prodotto descrive il territorio, parla di rispetto e di lavoro dei contadini, evocando sapori e colori.

Ph: Antonio Donadio
Daniele Campana e la pizza in teglia come emblema del territorio calabro. Da piccolo amava trascorrere il suo tempo libero nel laboratorio di papà Francesco che gestiva, assieme alla mamma Carmela, la gastronomia di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza.
È qui, fra farine, lievito madre, impasti e prodotti tipici che crebbe in lui il desiderio di dedicarsi alla cucina. Non fu un atto d’amore, ma più il desiderio di raccontarsi e di raccontare la sua terra attraverso un unico prodotto: la pizza in teglia.
In realtà quella di Daniele e della pizza è una sorta di alchimia che si rinnova giorno dopo giorno. Trae ispirazione dai suoi ricordi, dal suo vissuto, dalle esperienze fatte al di fuori del laboratorio. In ogni proposta Daniele inserisce sempre un prodotto che ha la capacità di stupire, quell’elemento che non ti aspetti.


Un esempio è la pizza zucca, mortadella e liquirizia proposta must del periodo autunnale, mozzarella fior di latte, fiore di zucca, alici, polvere di liquirizia per quello primaverile, richieste dal pubblico per il contrasto persistente fra la dolcezza della zucca, il sapore deciso della mortadella e delle alici, con le note iodate della liquirizia in polvere che dona vivacità alla presentazione.
«Il segreto di ciascuna preparazione è di esaltare ogni prodotto. Il mio obiettivo è di non coprire il sapore tipico di ciascun ingrediente, ma di esaltarlo in maniera netta dando la possibilità al commensale di comprendere ciò che sta mangiando».
LE VARIETà DI PIZZE E La stagionalità degli ingredienti
Ben 45 varietà di pizze che seguono la stagionalità dei prodotti, non sempre compreso dal pubblico. Daniele Campana ha riscontrato, da sempre, grande difficoltà nel trasmettere il messaggio dell’importanza della stagionalità dei prodotti.
Il rispetto per la terra, per il valore dell’artigianalità dei produttori locali è alla base della filosofia personale e professionale dell’artigiano della pizza.
La sua pizza in teglia è realizzata con farine macinate a pietra, ad impasto indiretto, che matura 24 ore a temperatura controllata. Il tutto guarnito con prodotti d’eccellenza. «Ho un profondo rispetto verso la mia terra, per il lavoro svolto dai contadini, per i frutti del loro duro lavoro. La mia pizza parla calabrese e racchiude il territorio della Calabria: non racconta la mia storia, ma tante storie».

