Nella giungla dei DPCM, la legge del più forte non conosce colori né regioni: vince chi è capace di adattarsi. Nella (fatti) specie della ristorazione, la lotta alla sopravvivenza schiera asporto e consegne a domicilio perché il coprifuoco non lascia scampo: chiudere o aprirsi al cambiamento. Dall’evoluzione alla rivoluzione, insomma. Oggi vi parliamo di Sushi in Calabria, esattamente del fenomeno Basho Sushi Garden.
Viene da Oriente ma guarda avanti e oltre, il bancone e i tavoli. Se varchi la soglia sembra di entrare in un’altra dimensione: è tutto soffuso e ambient e in fondo alla sala una parete di vini ti guarda dritto negli occhi. È il paese delle meraviglie dei wine lovers, manca solo il cartellino “bevimi”.
Un albero accanto ai coperti fa il resto della magia.
Arredamento e mise en place di Basho Sushi Garden
Quando esci, se non ci fosse il bar Due Palme quasi di fronte, stenteresti a credere di essere ancora a Cosenza (NB: Basho Sushi Garden è anche a Catanzaro, Lamezia e Soverato). Eri più ad Est, o comunque in un luogo dove bocconcini da pinzare tra due bacchette sanno raccontarti la felicità.
E da quando i locali, scattata l’ora X, sono diventati off-limits, la felicità suona direttamente al campanello. Perché Basho ha una squadra – tra brigata di cucina e rider – che ogni giorno porta a casa il risultato. Senza sosta e senza Cap, consegna dal mare ai monti. Basta seguire i profili social e le stories di Instagram per conoscere con un tap giorni e destinazioni. È possibile prenotare con JustEat oppure telefonicamente o tramite Whatsapp (sì, il menu lo inoltrano via chat. Sì, a domicilio è previsto anche il pagamento con carta).
Basho Sushi Garden a domicilio
Oppure fare due passi su viale degli Alimena, ordinare e attendere il take away. L’unica difficoltà è scegliere. Gli uramaki creano dipendenza (lo dice anche il menu): tra i Basho Tower Roll con tartare di salmone, gambero in pasta kataifi, mango e maio al basilico e l’Italianizzato con burrata, gambero rosso, wasabi, sale Maldon, pesto e salmone c’è un viaggio di crudi, cotti e tempure in compagnia di profumi vicini e lontani, dalla patata dolce della Sila al pepe della Tasmania. E se il sushi è una vera passione, allora, Amor, por favor dá me un Basho.
Insegnante di professione, giornalista per vocazione, batterista e sommelier Ais per passione. E senza sdoppiamenti di personalità. Sono Rachele Grandinetti, affamata di cose buone (a tavola e nella vita) da accompagnare con un bel calice. Cosentina DOC, ho imparato a degustare e raccontare un bicchiere e ogni volta è una scoperta, come un viaggio. Verso? Ok, non insistere: verso!
Instagram: @armonie_di_vino
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