Cuddruriaddri, gnuccoli cu fagioli, frittelle di fiori di zucca, soppressata e tanto altro al Festival Ricoglitive a Mangone, dove si celebra la cucina tipica calabrese.
Il tanto atteso Festival Ricoglitive di Mangone (CS) festeggia la sua 5′ edizione, sabato 31 e domenica 1° settembre nel Centro Storico.
Il Festival è caratterizzato da due giornate di spettacoli non-stop che animeranno le vie e le piazze del centro storico. Le aree tematiche trattate saranno quattro: Arte e Cultura, Artisti di strada, Musica e Cibo della Tradizione.
Quest’anno sono attesi tanti ritorni da ogni parte d’Italia e del Mondo con una forte rappresentanza, già annunciata, delle città canadesi di Vancouver e Toronto.
Moltissime le attività all’aperto, tra trekking alla riscoperta del borgo, fino alle narrazioni di poesie e sonetti, tra i vicoli di Mangone, che vedrà cosi ripopolare di gente le strade del paese.
Trekking, cultura e spettacoli.
Il teatro popolare ed il trekking extraurbano con “Quando la libertà era considerata eresia. La vera storia di Marco Berardi”. Una commedia scritta e ideata da Giuseppe Grimaldi in collaborazione con La Nuova Compagnia Teatro Mangone e l’Associazione Re Marcone.
In un suggestivo percorso nei boschi verrà rappresentata la storia del Brigante Marco Berardi.
Ma io sono qui per parlarvi di cibo popolare preparato appositamente per la manifestazione. Una sola regola: parlare di territorio, tradizioni e piatti tipici.
Gli stand gastronomici saranno aperti in tre momenti del festival: sabato sera, domenica a pranzo e domenica sera.
Gli otto stand gastronomici presenti offriranno un menù molto ricco e variegato: gnucculi e fagioli, gnocchi al sugo, cullurelli con le sarde e con la ‘nduja, cuoppo di polpette, frittura di calamari, patate cu pipi, tagliere di salumi e formaggi, frittelle di zucca, spezzatino, pitta con porchetta, panzerotti, fresa con frisuli, a pecura cotta, u spizzicu.
Sicuramente da provare sono gli gnuccoli, una pasta povera che viene “grattata” e cotta in acqua bollente, servita con fagioli e tanto peperoncino, devo ringraziare l’Associazione I Pignatari di Mangone per avermi fatto gustare un piatto povero, ma ricco di storia, di racconti ed emozioni.
Immancabili i cuddruriaddri di Genuzzu, sinonimo di qualità e felicità, poi si sa, la frittura serve per digerire.
Ma troverete anche il classico gnocco al sugo, oppure gli arancini fritti con nduja e caciocavallo, oltre quello classico
Lasciatevi sempre uno spazio per i tanti dolci che troverete, sembrerà di essere già a Natale con i turdiddri di Zia Teresina.
Grazie mille all’Associazione Ricoglitive, al Comune di Mangone e tutti i cittadini per avermi accolto e fatto sentire a casa, perché la Calabria è una terra ospitale e di integrazione.